La 30ª edizione della UEFA Champions League inizia tra oggi e domani con le prime partite della fase a gironi, a cui partecipano anche Inter, Milan, Atalanta e Juventus. Ma quest’anno c’è qualcosa di diverso: il torneo, da sempre il più ambito del calcio europeo e una delle competizioni sportive più seguite al mondo, arriva da quelli che sono stati con ogni probabilità i mesi più complicati della sua storia, seguiti alla tentata scissione dei dodici club promotori del progetto della Super Lega.
Sul campo sarà un’annata molto diversa dalle altre. Dopo diciassette anni il Barcellona si presenterà senza Lionel Messi, che mercoledì sera potrebbe giocare a Bruges con il Paris Saint-Germain, la sua nuova squadra. Dopo tre anni alla Juventus, Cristiano Ronaldo tornerà invece a giocare in Europa con il Manchester United, squadra che lasciò nel 2009 per il Real Madrid: sarà in campo stasera a Berna contro lo Young Boys.
Anche Romelu Lukaku, fino a pochi mesi fa all’Inter, ci sarà ma con una squadra diversa: il Chelsea campione d’Europa, che esordisce stasera contro lo Zenit San Pietroburgo nello stadio che il 28 maggio ospiterà la finale.
Per le italiane sarà una prima giornata impegnativa. La Juventus, dopo un pessimo inizio di campionato, gioca stasera a Malmö, in Svezia, in attesa di incontrare Chelsea e Zenit, mentre l’Atalanta gioca in Spagna contro il Villarreal vincitore dell’ultima Europa League. Mercoledì sarà il turno di Inter e Milan, impegnate in contemporanea: la prima giocherà a Milano contro il Real Madrid, la seconda ritornerà in Champions League dopo sette anni per giocare in trasferta contro il Liverpool, una delle sue storiche avversarie nelle passate edizioni del torneo.
Una delle novità di quest’anno, introdotte dalla UEFA, è l’abolizione la cosiddetta regola dei “Gol in trasferta”, valida nell’eliminazione diretta, che in caso di risultato di parità tra andata e ritorno premiava la squadra con il maggior numero di gol segnati in trasferta. Ora in caso di parità, le partite proseguiranno ai tempi supplementari ed eventualmente ai calci di rigore.
I premi invece sono rimasti invariati rispetto all’anno scorso, e lo rimarranno fino al 2024. Le squadre eliminate ai playoff, hanno ricevuto 5 milioni di euro. Alle 32 qualificate ai gironi sono andati 15,6 milioni di euro, mentre chi si qualificherà agli ottavi ne riceverà 9,6 (e poi 10,6 ai quarti, 12,5 in semifinale e 15,5 per la finale). I premi partita sono di 2,8 milioni per una vittoria e 930mila euro per un pareggio. Altri 600 milioni di euro verranno distribuiti tra le partecipanti in base ai loro coefficienti, mentre i 300 milioni del cosiddetto “Market pool” legato ai diritti televisivi, saranno stabiliti in base al valore dei mercati dei paesi partecipanti e alle prestazioni delle squadre.